Friday, November 9, 2012

Decido io.

Dice Renzi: "vi immaginate Obama che dopo aver vinto le primarie poi dice agli americani aspettate, prima di mettere in pratica il programma, devo parlare con il segretario dei democratici. Basta con i vecchi schemi." 

Forse qualcuno dovrebbe far presente a Renzi che Obama (o Cameron o Hollande) parlano (e trattano) e pure tanto con i leaders dei partiti rappresentati nei rispettivi parlamenti. Sia con quelli che li sostengono (spesso, nel caso di Cameron ed Obama dovendo anche trattare con ristretti gruppi di parlamentari del proprio schieramento - altro che segretari di pariti eletti con primarie aperte e partecipate) che con quelli di altri schieramenti. Perche', e ci sono buone ragioni che certamente qualcuno avra' la bonta' di spiegare a Renzi, non esiste nessuna democrazia dove il governo puo' imporre al parlamento (neanche alla propria maggioranza) quello che  vuole a prescindere.

Un leader capace ed efficace in queste democrazie e' proprio uno che sa costruire il consenso, che sa trovare le strade percorribili per arrivare un obiettivo strategico. Uno che sa unire almeno il proprio schieramento. Non certo uno che fa la guerra ai propri vicini. 

C'era un altro che ragionava cosi'. Che diceva che ci avrebbe pensato lui. E' stato il peggior Presidente del Consiglio della storia di questo paese. 

Tuesday, October 23, 2012

Il vento non si ferma con le mani, pero' puo' cambiare.

Matteo Renzi, ha fatto ricorso al Garante per la privacy per sapere se la norma che prevede che gli elenchi dei partecipanti siano pubblici violi la legge sulla privacy.

Ci sono varie cose che devono lasciare perplessi, ma voglio concentrarmi sulle piu' macroscopiche. Io non conosco le norme nel dettaglio, ma immagino che la pubblicazione degli albi degli elettori potrebbe avvenire solo con il consenso dell'elettore. Dunque immagino che quando uno va ad iscriversi gli si dica, piu' o meno: "Guarda che se vuoi votare alle primarie del centrosinistra il tuo nome comparira' in un elenco pubblico di gente che si assume la responsabilita' di scegliere il candidato leader di uno schieramento politico". E' una semplice richiesta di responsabilita', da una parte, ed un contributo alla trasparenza dall'altra - perche' cosi' si sappia chi sono i personaggi in varie parti d'Italia che vanno a votare. Per esempio, visto che Renzi ha ripetutamente tentato di stabilire un nesso tra Bersani e i fattacci delle primarie di Napoli, non e' preoccupato il sindaco di Firenze di sapere se in quel posto (o altrove) loschi personaggi si rechino al voto?

La trasparenza, anche nella partecipazione, e' una cosa importante - che serve a minimizzare (perche' eliminarli del tutti e' difficile) i rischi che questa grande prova di democrazia sia inquinata.

Il sindaco di Firenze ha piu' volte detto che il vento non si ferma con le mani - quel vento immagino sia anche quello della trasparenza di cui egli (con grande merito) si proclama paladino. Non vorrei che questo vento fosse gia' cambiato.

Monday, October 22, 2012

Primarie alle Cayman (cit.)

Matteo Renzi pare insistere sul fatto che con quelli che usano le Cayman bisogna parlare. E che solo una sinistra piagnona e via dicendo puo' pensare che non sia cosi. Renzi dice anche che "Serra non ha la sede alle Cayman, risiede in Inghilterra e utilizza le regole della finanza in modo regolare". Ora, io non so se Bersani abbia detto testualmente che Serra abbia "base alle Cayman", ma il punto, salvo voler fare gli avvocati cavillosi, non e' affatto quello , ma se le sue societa' sfruttino meccanismi del tutto legali che gli permettono di pagare meno tasse in maniera che potremmo definire, per farci capire, "morally wrong". E pare che questo fatto difficilmente possa essere smentito da Serra.

Ecco, direte voi, il bacchettone di sinistra. L'italiano pronto a fare le pulci agli altri ma che se ne avesse la possibilita'...  Senza arrivare a notare che questa e' stata per lunghissimo tempo l'obiezione principe a tutte le crtiche a sfondo etico mosse a Berlusconi, mi limitero' ad informare che "morally wrong" in riferimento a pratiche legali di tax avoidance e' una citazione. No, no non di Marx, che della materia dubito discettasse. 


Trattasi, piuttosto, di David Cameron, Primo Ministro conservatore del Regno Unito. Cameron uso' l'espressione recentemente quando emerse che un popolare comico (si', si', comico), Jimmy Carr, aveva fatto uso di uno schema del tutto legale che gli permetteva di non pagare una parte importante delle tasse che quelli che lavorano in inghilterra devono pagare.


Lungi da me proporre che Matteo Renzi si comporti come il conservatore Cameron - d'altra parte Renzi ci tiene a rimarcare che lui e' di sinistra (nella variante non piagnona, va da se). Pero' forse potremmo semplicemente concordare che in un momento in cui aumentano tasse, si tagliano servizi sociali, le pensioni vengono ritardate di anni - tutto in nome di un superiore bene comune, - beh, si', evitare le tasse con stratagemmi anche legali e', non dico "morally wrong", che mica siamo moralisti, ma "abbastanza discutibile". E se proprio non lo vuoi dire per non offendere chi, legittimamente ed in maniera trasparente, ti dona un po' di soldi, almeno non pretendere che chi lo dice chieda pure scusa.